Vivo a Roma, in Umbria e dove posso.
Sono Italiano, sono contento di esserlo ma preferisco il mondo.
Non ho mai avuto una casa. Ho avuto dimore, montate e smontate come yurte, amate e abbandonate come storie.
Se esplori nuove riflessioni sei pronto per partire.
Partire è un po’ morire. Ne ho bisogno per vivere.
Se nella ricerca porti la melanconia stai costruendo un viaggio.
Un’opera d’arte non va compresa, se è arte è lei che cerca di farsi capire. È lei che instaura il dialogo, è lei che provoca.
Pensare, essere, creare, amare. Sono gli atti più vitali, ma anche morire lo è.
Vivere cercando di occultare la morte risulta offensivo nei confronti della vita.
Talvolta l’estetica affresca momenti, vivere significa accorgersene.
Il lavoro intellettuale è un movimento dinamico che ruota perpetuo dalle tesi alle antitesi alle sintesi, se si ferma precipita in quella staticità comunemente detta ideologia. Ma questo già l’ha detto Hegel.
Gli animali sono la meraviglia del pianeta terra. I mammiferi ci possono spiegare molte cose.
Dialogare con Felini Cani Orsi e Lupi ed altri ancora può essere gioia senza prezzo.
Gli umani potranno definirsi evoluti quando saranno in grado di comprenderli amarli e rispettarli.
Il ritratto è una biografia rubata.
Non ho mai chiesto permesso, nemmeno a me stesso.
Ho quasi sempre rubato. Per amore.
Se un ritratto non racconta è una foto tessera.
L’arte è creazione. L’arte è coming out. Artista è colui che meglio degli altri prova a parlare con se stesso.
L’arte è connubio di profondità e sintesi. Una piccola opera può scendere nel profondo più di 10.000 pagine di saggistica. Vedi “Soldati” di Ungaretti. La precarietà della vita in guerra disegnata con nove parole.
L’otturatore é una mannaia che separa l’attimo dal tempo. E lo rende eterno.
Un libro è bello. Anche esteticamente, soprattutto se ha pagine vissute.
Ciò che vedo ora non lo vedrò mai più.
La mia frase preferita? “No matter what the future brings as time goes by”.
Il turismo è l’apoteosi dell’ignoranza. Un cancro mortale che distrugge culture, civiltà storie e persone. La prima metastasi è nel selfie beota sfoggiato dal turista come una conquista.
La differenza tra turismo, vacanze e viaggio è essenziale.
Detesto il turismo. Apprezzo le vacanze. Esisto per viaggiare.
Un caro amico, Giorgio Milanetti* mi disse: Un vero viaggio è come un pellegrinaggio solitario. Si muove con una piccola sacca, con passo deciso tra la vita e la morte.
Anni fa cercavo la verità dietro ogni cosa. Le verità assolute alias certezze non esistono e questa, forse, è l’unica verità assoluta.
Stefano Malatesta* andò a trovare Ella Maillart*. Ne raccontava durante una cena a tre. Poi uscì “Il cammello battriano*”. Ne viaggiai i paesi uno per uno.
I miei viaggi sono stati per lo più sensazioni. Brevi ricerche di lontani residui.
Sdraiato all’interno di cortili proibiti, vagando dentro ore perplesse, immerso nel tè di un tavolino altro.
Viktor Sarianidi* mi offrì di passeggiare in solitudine tra gli scavi di Marguš*(Margiana), “prima che il sole tramonti”.
Forse la consapevolezza si raggiunge quando si apprezzano anche le contraddizioni.
Quando nasci inizia la tua morte. Tutto il resto é gratis. Cerca di vivere se ci riesci.
La bellezza di una donna tracima immediata e senza freni su qualsiasi ora
La bellezza del volto femminile ha sempre condizionato la mia vita. Per me il resto è solo una porta d’accesso, un accessorio. Isolato non avrebbe senso.
Questa ossessione può illudermi ma non posso farne a meno.
I musei sono camere mortuarie piene di clienti. Ogni tanto vanno visitati, magari con parsimonia.
La tecnica e l’arte. Lo zaino piccolo e il passaporto. Tante camere e un paio di mutande. Poi col tempo basta la voglia di capire e ci si sublima nei ricordi.
Stazioni e aeroporti sono i mattatoi delle passioni. Vi si fissano addii, spesso indelebili.
Ricordi?
Verso il Kurdistan. Il mio sonno profondo con la balconata aperta su una grande pioggia, alla fine di un tragitto himalayano. La rotta persa tra le dune mobili dell’Adrar*.L’orchestrina di Mompox*. L’elegante solitudine di Tash Rabat*.
Emozione delle cose? Il vento che di notte sferza il mare. L’ultimo sguardo. I confini remoti.
Il modo migliore per scoprire un posto è addormentarsi all’arrivo. I nuovi odori, i nuovi rumori, le nuove penombre, nel sonno iniziano un racconto senza parole. Al risveglio, lentamente, ci si scopre abitante per un po’.
Nulla è amore quanto un addio.
Ai posteri non devo lasciare nulla. Cerco solo di vivere.
Una vita intensa suppongo sembri solo un attimo nell’ultimo dei momenti. Una vita banale vi apparirà in tutta la sua lunghezza.
I Guerrieri si suicidano nello splendore della coscienza, gli altri no.
Siamo l’illusione al comando della natura. Con ingenuità e arroganza esondiamo, distruggendo e torturando, persino le nostre vite. È stato detto che siamo stati fatti a immagine e somiglianza di un certo Dio!
Faremo sesso con i robot, verremo educati da intelligenze artificiali, saremo integralmente manipolati e brutalmente utilizzati.
Col tempo smetteremo di esistere ma resteremo convinti di essere vivi.
Un telefonino ci ricaricherà.
Di quel mondo chiamato Arte, oltre a mille altre stanze amo
Edward Hopper – Mario Sironi – Gustav Klimt
Orson Welles – Stanley Kubrick – Federico Fellini
Fernando Pessoa – Gabriele D’Annunzio – William Shakespeare
Dom Mcullin – Sebastião Salgado – André Kertész – Josef Koudelka
Sergei Rachmaninov – Giuseppe Verdi – Astor Piazzolla
Billie Holiday – Paolo Conte – Amy Winehouse
Ingrid Bergman – Aldo Fabrizi – Bette Davis – Meryl Streep
Special feelings for
Nanook of the North by Robert Flaherty
The last picture show by Peter Bogdanovich
The Third Man by Carol Reed
Sur by Solanas
Casablanca by Michael Curtiz
Totò
Miseria e Nobiltà di Edoardo Scarpetta
La cavalleria rusticana di Pietro Mascagni
Take five by Dave Brubeck Gerry Mulligan Paul Desmond
Idroscalo di R.A.M
• Giorgio Milanetti. Professore ordinario di Lingua e letteratura hindi presso il Dipartimento “Istituto Italiano di Studi Orientali” dell’Università della Sapienza.
• Stefano Malatesta è stato un giornalista, scrittore e pittore italiano.
• Ella Maillart è stata una scrittrice, una sportiva, una grande viaggiatrice.
• Il cammello battriano. Libro di Stefano Malatesta.
• Victor Sarianidi è stato un archeologo sovietico. Nel 1976 ha scoperto i resti di una cultura dell’età del bronzo nel deserto del Karakum, nota come complesso archeologico bactriano-margiano.
• Adrar. Regione della Mauritania famosa per le sue dune mobili, per le sue gole, per la città santa di Chinguetti per la città carovaniera di Ouadane.
• Mompox. Città della Colombia adagiata sul rio Magdalena.
• Tash Rabat. Caravanserraglio del XV secolo sito in Kirghizistan.